15 Nov 2017

Sono cresciuto col mito del self-made man. Quel mito che abbiamo visto nelle storie che più ci hanno affascinato.

Il mito del self-made man

Il protagonista inizia la sua carriera”dal basso”. Se imprenditoriale, sportiva o artistica poco importa. È spesso guidato dalla passione oltre che dal bisogno.  Con grandi sacrifici e rinunce “ce la fa”. Emerge e diventa per noi un eroe. Un modello da imitare.

Un occhio più attento

In queste storie ci lasciamo affascinare dal racconto eroico del protagonista e perdiamo di vista di considerare la realtà. Ogni storia se approfondita, infatti, ci rivelerà la presenza di tanti personaggi altrettanto protagonisti in veste di sostenitori con le spalle più grandi. Consiglieri, coach o semplicemente accoglienti nei confronti del protagonista. Tutti fondamentali per ottenere i risultati tanto desiderati.

In questo senso il mito del self-made man ha poche possibilità di riuscire. È molto difficile che si ottengano risultati di grande livello da soli. È grazie all’aiuto degli altri che possiamo realizzare i nostri sogni.

Resta disposto sempre ad aiutare e ad farti aiutare perché è in questo modo che si trovano le strade migliori.

Gli esempi

Hollywood è piena di storie di self-made man. Jim Carrey uno di quattro fratelli rimasti senza casa per la perdita del lavoro del padre, ora guadagna 20 milioni a film. Demi Moore, inizia la sua carriera di attrice per sostenere le cure della madre alcolizzata.

Nel business George Soros, uno dei più grandi imprenditori americani, tra il 1979 e il 2011 ha donato a organizzazioni per i diritti umani, per la salute e l’educazione 8 miliardi di dollari, avendo costruito il suo patrimonio da zero.  Nato in Ungheria con pochissimi mezzi nel pieno del periodo post-nazista. In Silicon Valley diversi unicorni hanno storie di startup nate nei garage.

Lui no!

Anche Arnold Schwarzenegger potrebbe definirsi un self-made man ma ci spiega perché  non lo è. È  nato in Austria da un padre capo della polizia con problemi di alcolismo in condizioni al limite con la sussistenza. Eppure non si definisce un self-mad man. Nell’introduzione al libro di Tim Ferris , Tools of titans da cui prendo spunto per questo post spiega perché non lo è:

È vero che sono cresciuto in Austria in un appartamento senza impianto idrico. È vero che mi sono trasferito in America solo con la mia borsa da ginnastica. Ed è vero che ho lavorato come muratore prima di poter investire in immobili e diventare milionario e prima di aver sguainato la spada in Conan il barbaro.

Ma non è vero che mi sono fatto da solo. Come chiunque, per ottenere i miei risultati, sono stato sulle spalle di giganti.

La mia vita é stata costruita grazie a genitori, coaches e insegnati che con animo gentile hanno saputo offrire a, secondo della mia esigenza, consigli o una stanza nel retro della palestra dove dormire(…)

Ho avuto una grande visione, e il “fuoco in pancia”. Ma non avrei raggiunto nessun obiettivo se non avessi avuto mia madre che mi aiutava a fare i compiti (baciandomi quando non ero pronto per studiare), senza mio padre che mi ha insegnato a “rendermi utile”, o senza gli insegnanti che mi hanno spiegato come vendere, o senza i coaches che mi insegnavano i fondamentali del sollevamento pesi. …

Posso quindi mai considerarmi un self-made man?( … )

Sono stato benedetto di incontrare mentor e idoli in ogni step della mia vita.

Scegli i tuoi compagni di viaggio

Il risultato è sempre conseguenza del tuo sforzo ma sono determinanti le persone con cui decidi di fare il percorso.

In questo senso il self-made man non ha speranza. Non c’è possibilità di ottenere risultati di valore se non sei capace nel tuo percorso di selezionare compagni di viaggio che condividono il progetto o che sanno sostenerti all’occorrenza.

Preparati a momenti in cui ti sentirai solo, non potrai evitarli, ma mantieni sempre alta la fiducia nelle persone.

E oltre alle persone in carne ed ossa, cerca sempre consigli anche dalle letture o dall’informazione in generale. Cercando con l’atteggiamento di chi vuole apprendere avrai più occasioni di imparare e trovare sostegno per i tuoi progetti.

Oggi più che mai la parola d’ordine è la condivisione oltre all’intramontabile Azione. Ma di questo ti ho già parlato in Execution in king