26 Gen 2020

Qualsiasi sia l’attività che hai deciso di intraprendere dovrai superare le difficoltà a lavoro. Non ho la pretese di averti svelato un mistero. E per questo neanche mi sento in colpa per averti svelato la “sorpresa” o di deludere le tue aspettative che intraprendere la tua attività comporterà solo soddisfazioni e momenti piacevoli. Del resto sarebbe ingenuo anche solo pensarlo. Le difficoltà, per definizione, sono difficili da superare.

Si può imparare a superare le difficoltà del lavoro

La buona notizia è che se non puoi evitare di affrontare le difficoltà puoi sempre imparare a superarle. Acquisire una metodologia per superare le difficoltà a lavoro è una competenza importante per portare avanti il tuo progetto d’impresa?  Nel mio precedente post Superare la paura di fallire o del successo spiego come è importante in alcuni casi andare avanti nonostante la paura.

Qualsiasi sia la conseguenza che una difficoltà può presentare davanti, affrontarla e superarla è sempre l’alternativa più opportuna. Se ha infatti davvero valore per te il tuo lavoro affrontarla con tutte le tue energie rischiando del proprio è l’unica opzione. Vivere la propria attività mettendoci tutto il cuore è il solo modo in cui vale la pena svolgerla. Trovarsi in difficoltà comporta spesso scoprire la propria vulnerabilità. Significa quindi sentirsi a disagio e spesso comporta collezionare delle ferite. Sarà sempre così. Non ci sono strade diverse da percorrere per superare una difficoltà. Dibattersi e calarsi nella sofferenza è proficuo tanto quanto affrontare con coraggio un imprevisto.

Quello che invece voglio suggerirti in questo contesto per superare una difficoltà è la riflessione. Ho individuato alcuni passi che possono aiutarti a razionalizzare la difficoltà che hai incontrato e in questo modo puoi trovare il modo per superare ogni criticità che la tua attività di presenterà da dover affrontare.

Chi conta davvero

Brenè Brown, una professoressa dell’Università di Houston in Scienze sociali oltre che autrice di diversi libri sulla vulnerabilità e oltre che TED speaker di grande successo che ha fatto 23 milioni di visualizzazioni (clicca qui per il video), cita un discorso di Theodore Roosvelt del 1910 intitolato < L’uomo nell’arena>:

Non è chi critica che conta, nè chi sottolinea che anche i forti inciampano, o afferma che potrebbero fare meglio. Il merito va a colui che scende realmente nell’arena, il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore, dal sangue, e che combatte valorosamente; a colui che, nella migliore delle ipotesi, alla fine conoscerà il trionfo di un grandioso traguardo e che, nella peggiore delle ipotesi, se fallirà, almeno cadrà sapendo di avere osato in grande.

Il processo della Rinascita

Brenè Brown considera superare le difficoltà è un  processo di rinascita. Lo scopo di questo processo è risollevarsi dalle proprie cadute, mettere una pietra sopra ai propri errori, affrontare la sofferenza in modo da imparare a vivere più pienamente, intensamente e con tutto il cuore. Ci sono tre fasi del processo.

Il riconoscimento

E la fase in cui si prende atto delle proprie emozioni, dei propri sentimenti, e si indaga sul modo in cui influiscono sui propri pensieri e comportamenti.

La riflessione

È la fase in cui ci si confronta con i propri film mentali e poi ci si pone delle domande su tutte quelle confabulazioni e supposizioni per cercare di stabilire quanto ci sia di vero, quanto sua dovuto a meccanismi di autodifesa e quali cambiamenti occorra operare per vivere più pienamente e consapevolmente.

La rivoluzione

È la fase in cui si cambia il risultato della propria esperienza basandosi su quanto si è appreso durante la fase della riflessione e in cui si usa quella nuova e più coraggiosa versione di se per trasformare il modo in cui si interagisce con il mondo e soprattutto in cui si vive, si ama, si educano i figli, si lavora, si dirigono e si motivano gli altri.

Riconoscere la propria situazione

Riconoscere la propria situazione critica è un primo sforzo che bisogna affrontare. Spesso in azienda le situazioni si complicano perché questa prima fase viene affrontata in ritardo. Quando la situazione comincia a non funzionare bisogna subito intervenire e affrontare la situazione. Più la situazione è affrontata in ritardo e più sarà difficile la risalita.

È una fase di indagine. Bisogna capire cosa sta succedendo davvero. Da dove provengono le situazioni critiche e quali azioni le hanno provocate. Una scelta sbagliata nel prodotto, una cattiva gestione del cliente, una carenza tecnica, un eccesso che ha spiazzato il cliente allontanandolo invece di avvicinarlo.

Oltre che alle tue considerazioni che toccano a te cercando di mantenere la più possibile obiettività è utile confrontarsi con altri o colleghi o clienti cercando feed-back per avere un analisi più vicina possibile a quello che realmente non sta funzionando.

Riflettere per imparare

È la fase della elaborazione della situazione. Preso atto di quanto sta accadendo è il momento di andare a cercare nel profondo cosa ha condotto alla situazione. Spesso è anche una riflessione in contatto con le nostre emozioni. È qui che facciamo i conti anche con le nostre sofferenze, alcune volte umiliazioni, rabbia, frustrazioni o delusioni. Nel momento in cui ci rendiamo conto della criticità in cui ci troviamo la nostra mente si attiva per capire che cosa stia succedendo.

Per arrivare a comprendere davvero la situazione sono tre le domande che dobbiamo chiederci.

  1. Che altro devo sapere e capire della situazione?
  2. Che altro devo sapere e capire delle altre persone coinvolte?
  3. Che altro devo sapere e capire di me stesso?

I film che ci facciamo nella nostra testa sono spesso molto lontani rispetto a quella che è davvero la realtà. Il momento della riflessione aiuta proprio a renderci consapevoli di come sta lavorando la nostra testa. Se ci ha messo del suo nell’elaborare la storia o sta semplicemente analizzando i fatti.

Il Delta

Il nostro cervello in questo funziona spesso in modo da portarci fuori strada. È continuamente impegnato a “unire puntini” e creare delle storie. Se unire i puntini e poi ri-unirli è una buona prassi quando vuoi costruire un nuovo progetto imprenditoriale (come scrivo nel mio libro di orientamento imprenditoriale) in questo caso il rischio è che lasciandoci prendere da emozioni e paure il disegno che ricaviamo dalla nostra testa può essere molto lontano dalla realtà.

Quante volte infatti ci capita di interpretare un comportamento di altre persone come contrario nei nostri confronti per poi scoprire che ci semplicemente sbagliati da un  i comportamenti. Il Delta è proprio questo differenza. Il momento di riflessione serve proprio a valutare se c’è, come spesso accade un delta tra realtà e il nostro film e capirne l’entità.

La rivoluzione del cambiamento

La terza fase è la diretta conseguenza delle fase precedente. La rivoluzione avviene per conseguenza delle riflessione. Dall’aver saputo attraversare con coraggio le frustrazioni che la situazione ha comportato. Affrontare ed essere disposti a subire la scomodità delle situazione restituisce la forza e l’energia per superare la situazione specifica.

Utilizzare questo metodo regala, nel tempo, quella forza capace di affrontare ogni difficoltà che ci si presenterà nel nostro progetto imprenditoriale e anche di vita.

È di Brenè Brown questo “Manifesto dei coraggiosi e affranti” che vi riporto per intero.

Non c’è minaccia più grande per i critici, i cinici e i seminatori di paure

di coloro che sono disposti a cadere

perché sanno come rialzarsi.

Con le ginocchia escoriate e i cuori infranti,

scegliamo di riconoscere i nostri vissuti difficili

invece di nasconderci, stressarci e fingere.

Quando neghiamo le nostre storie, queste ci definiscono.

Rifuggendo la lotta, non saremo mai liberi.

Perciò ci rivolgiamo alla verità e la guardiamo negli occhi.

Non vogliamo farci definire dai nostri vissuti.

Non vogliamo essere i cattivi o le vittime, ma nemmeno gli eroi.

Siamo noi gli autori delle nostre vite.

Siamo noi a deciderne i coraggiosi risultati.

Traiamo amore dalla disperazione,

compassione dalla vergogna,

benevolenza dalla delusione,

coraggio dal fallimento,

forza dalla fragilità.

Scoprirci è il nostro potere.

La narrazione è la strada verso casa.

La verità è la nostra canzone.

Noi siamo i coraggiosi e affranti.

Noi ci rialziamo più forti di prima.

 

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