08 Apr 2017

Mettersi in proprio non è mai una decisione che prendi alla leggera. Ci si pensa tanto e quando si pensa così tanto poi è difficile recuperare un po’ di lucidità e capire realmente se sei pronto ad iniziare una nuova avventura con la tua nuova start up.

Ecco i cinque segnali che devi tenere d’occhio:

1. Ti sei reso conto che non sarai mai pronto perfettamente

Alcune persone pensano che “essere prontisignifichi essere preparati ad ogni evenienza possa accadere durante la tua nuova attività. Bene, considera che questo non accadrà mai!! Non voglio essere disfattista ma semplicemente realista. La vita, infatti, ha sempre molta più fantasia della nostra, quindi noi come persone non possiamo in nessun modo prevedere ogni possibilità che il futuro può riservarci. Questo vale sia per eventi positivi che negativi.

Se hai l’opportunità di incontrare un imprenditore o di leggere qualche biografia di imprenditori di successo non troverai mai nessuno che ha iniziato convinto di essere preparato ad ogni evenienza. Cercando di prevedere ogni possibile evenienza rischi solo di perdere di vista se sei sufficientemente preparato ad iniziare la tua avventura da neo-imprenditore.

Essere pronti non significa quindi avere previsto tutto ma assumere l’atteggiamento di chi ha chiaro l’obiettivo e vuole superare ogni possibile ostacolo a quell’obiettivo.

Attento, non ti sto dicendo di fare meno del tuo meglio, al contrario mettersi in proprio comporta tutta la tua energia e capacità per funzionare ma arriverai ad un punto in cui ritoccare ulteriormente il progetto ti costerà in termini di tempo e perdita di opportunità di più rispetto ai vantaggi che otterresti da ulteriori aggiustamenti.

2. Sai vendere.

Lo so è un tema spinoso. Spesso chi come te ha una grande passione e un progetto ben chiaro da portare avanti si trova con due aspetti con cui deve avere a che fare per poter raggiungere gli obiettivi:

  • Le competenze di gestione
  • La vendita

Sul primo ecco alcune letture per approfondire:

Sulla vendita ci sono tantissimi libri e mi riprometto di scrivere qualcosa anche io prossimamente ma eccoti alcuni tips per farti rendere quanto tu abbia già ottime carte da giocare per essere un buon venditore per la tua startup; infatti:

  1. hai fatto già sicuramente esperienza di vendita in qualche altro ambito; vuoi quando hai venduto la casa o la macchina, quando hai ottenuto un nuovo posto di lavoro, hai conquistato la/il tua/o partner.
  2. credere nel proprio prodotto è il miglior modo per tirar fuori una presentazione adeguata e quindi, dovendo vendere il Tuo prodotto o sevizio sei super-avvantaggiato.
  3. più sei onesto col cliente sul prodotto e su te stesso migliore sarà la tua qualità di venditore, quindi basta essere te stesso e tutto funzionerà al meglio.

Del resto mettendoti in proprio molte attività saranno legate alla vendita. Comportano un processo di vendita infatti non solo quando devi vendere ai clienti ma anche quando devi convincere gli investitori a mettere soldi sulla tua società, a condividere le scelte coi soci, a indirizzare le azioni dei dipendenti.

3. Hai un piano finanziario per poter stare a galla.

Uno dei motivi per cui un business non decolla è perché il neo-imprenditore non ha considerato correttamente l’aspetto finanziario collegato all’avvio della nuova società.

Una prima considerazione da fare è se hai già una occupazione e se puoi continuare a lavorare come dipendente mentre stai costruendo il tuo nuovo business. Questa potrebbe essere un’ottima opportunità per continuare a ricevere delle entrate nella fase di avvio della tua nuova start up in cui le entrate potrebbero essere più lente.

A questo proposito leggi anche: Serve dedicarsi part-time o full-time al tuo nuovo business

Ci sono naturalmente altre condizioni in cui non è possibile lavorare soltanto part-time e se non sei h24 addentro il business non puoi ottenere risultati. In questo caso bisogna avere chiaro di quali impegni finanziari ti saranno necessari durante l’avvio e crearti una riserva per poter affrontare quel periodo di avviamento senza particolare stress. Il periodo di riserva da considerare solitamente va dai sei mesi ai due anni.

A seconda di quanto riesci a gestire lo stress nella condizione di mancanza di entrate puoi individuare quanta riserva tu abbia bisogno prima di lasciare il tuo attuale lavoro, ammesso che sia in questa situazione.  Io penso che un anno è un minimo per consentire un avvio sereno. La serenità è importante per prendere decisioni corrette.

4. Hai messo in conto che dovrai scendere a compromessi col tuo ego.

Se sei di solito molto concentrato nell’essere sempre nel “giusto” o costantemente col bisogno di dimostrare a chicchessia che sei in grado di portare avanti il “compito”, potrebbe essere più difficile per te metterti in proprio. Errori e situazioni scomode, infatti, sono l’essenza di quello che succede ad uno startupper.

Metti in conto quindi che spesso dovrai essere nella posizione di chi ha da imparare e che quindi può sbagliare e può trovarsi in una qualche situazione di disaggio. Per poi rifare e migliorare; questo è il contesto in cui dovrai confrontarti! E questo è l’atteggiamento che ti consentirà di raggiungere i tuoi obiettivi.

Fare l’imprenditore può comportare situazioni imbarazzanti, ma questi momenti, quando li hai superati, sono quelli che ti insegnano; che ti fanno crescere professionalmente. Potresti trovarti in situazioni che tu non ami fare e che comunque devi fare perché fa parte del tuo lavoro. Ad esempio se decidi che vuoi aprire un business on line potresti avere bisogno di fare dei video. Anche se non ti senti bravo a farlo dovrai organizzarti per riuscire al meglio anche in quel lavoro; nessuno lo farà per te.

5. Hai scritto un business plan.

Se vuoi iniziare un business, scrivere un canvas o un business-plan è una cosa sensata da fare. Il problema è che come le diete e gli esercizi, non è sempre facile allestirli.

Se non sai cosa sono leggi anche Business-plan o canvas; cosa sono e a cosa servono

Ho visto clienti sopraffatti dal solo pensiero di scrivere un business-plan perchè non sanno da dove iniziare. Ho visto altri che sono così tanto sicuri di se stessi che dichiarano di non aver bisogno di un business plan e quindi considerano sprecato il tempo dedicato a redigerlo.

L’utilità di un businss-plan è duplice:

  • Innanzitutto ti forza a chiarire, prima di tutto a te stesso, esattamente cosa hai intenzione di fare e come. La maggior parte delle persone resta molto sul generico senza inquadrare i sostanziali punti critici che invece possono venire fuori da un’analisi corretta; scrivere infatti ti constringe ad essere specifico.
  • Secondo, un business-plan ben scritto diventa un documento vivo in azienda che può evolvere di anno in anno. Diventa quindi non solo un modo per confrontare risultati e performance e di valutazione dei progressi ma anche un utile strumento di programmazione.

Come coach, ho riscontrato che la maggior parte delle persone che si stanno chiedendo se sono pronte o meno a mettersi in proprio spesso hanno solo bisogno di un una parola di fiducia e di un gentile calcio nel sedere per iniziare…Q

Se gli elementi che ti ho appena elencati descrivono il tuo stato nei confronti del tuo progetto di metterti in proprio  situazione considera questo post come la spinta definitiva per iniziare la tua avventura!

 

Comment (1)

  1. Come fare soldi con le tue passioni anche da casa

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