27 Mag 2017
compito unico vs mutitasking

In una startup, e in generale in un’azienda, c’è spesso il dubbio se sia più opportuno assegnare a ognuno il suo compito singolo o che tutti facciano un po’ di tutto con operatori multitasking.

Prendo spunto da un capitolo del libro di Thiel “Da zero a uno” e dalla mia esperienza diretta.

L’esperienza diretta

Nella nostra azienda sta accadendo qualcosa di molto bello. Stiamo crescendo, infatti, molto velocemente. A fronte di questa crescita le poche persone hanno contribuito con grande buona volontà mettendo in gioco tutte le proprie capacità. L’urgenza, però, nel portare avanti le attività giornaliere ci ha disorientati. La crescita veloce può comportare un problema di questo tipo.  Risultato: una grande confusione! Su alcune attività, infatti, ci si è trovati ad intervenire in più persone e altre, al contrario, venivano perse completamente di vista.

A questa situazione abbiamo dovuto mettere mano subito. Ci siamo riorganizzati assegnandoci ad ognuno un preciso compito. E per quel preciso compito una responsabilità. In modo che ognuno in azienda avesse chiaro chi fosse il referente per i vari aspetti della gestione.

A questo proposito Peter Thiel dice:

Dall’interno, ogni individuo dovrebbe essere nettamente distinguibile in base al proprio lavoro.

Se sei quindi alle prese con una tua nuova impresa e siete in più di uno il mio invito è fin da subito a dedicare alla organizzazione del lavoro il tempo adeguato per coordinare le azioni. È una raccomandazione che può sembrare superflua ma non lo è; la frenesia delle attività rischia di far perdere di vista l’ordine di priorità.

Ad ognuno il suo compito

Ogni dipendente quindi dovrà rispondere di un solo compito. E di quel compito dovrà essere responsabile unicamente quella stessa persona. Il buono o cattivo funzionamento di quell’area è l’oggetto della valutazione di quel dipendente.

Lo stesso Peter Thiel racconta di aver preso la stessa decisione in Paypal, passando anche lui da una fase di disordine nella gestione ad una, invece, più ordinata in cui ognuno in azienda rispondeva di un solo compito.

In Macaluso aver messo mano ai compiti in azienda è stato  termini organizzativi un grande sforzo ma abbiamo ottenuto due grandi risultati:

  • È diventato più semplice la gestione delle persone
  • Si sono ridotti al minimo i conflitti interni.

La maggior parte dei conflitti infatti avvengono perché tra i colleghi si crea competizione per le stesse responsabilità. Il che può essere naturale in una situazione iniziale in cui le cose da fare cambiano continuamente. Intervenire affidando una unica responsabilità da la possibilità di costruire all’interno dell’azienda fin dall’inizio relazioni tra colleghi fluide che sono una forte garanzia per un lavoro di qualità.

Come assegnare i compiti?

Ottenere il risultato di una riorganizzazione per compiti è un grande impegno. Ancora più impegnativo è individuare le persone a cui assegnare i compiti.

Qual’è il modo giusto? Qui ognuno darebbe la sua personale idea. E in effetti ci possono essere modi diversi di affrontare queste decisioni.

Il principio sul quale noi ci siamo basati è:

Ognuno sa per se stesso meglio di chiunque altro quali sono i suoi punti di forza e di debolezza.

Ed è per questo che il mio consiglio è di avviare questo processo di riorganizzazione chiedendo ai singoli membri del team quali ruoli vorrebbero ricoprire.

In questo modo si ottengono due risultati diversi:

  • Una buona approssimazione di cosa è in grado di fare meglio quella persona
  • Una grande motivazione della stessa persone nell’ottenere risultati per essere stato coinvolto nella decisione dell’assegnazione del compito

Non sarà sempre possibile accontentare tutti. Potresti trovarti nella situazione in cui più soggetti chiederanno di avere lo stesso ruolo. È normale ed è nell’ordine delle cose. In questo caso dovrai essere tu ad intervenire e decidere autonomamente secondo le tue proprie considerazioni chi scegliere tra più pretendenti.

Ho già parlato in un altro post della modalità di prendere decisione e una regola da tenere sempre presente è che niente è per sempre. Quindi decidi senza preoccuparti se è la decisione perfetta. Qualsiasi decisione è la migliore sulla base delle informazioni che hai. Quando avrai trovato informazioni migliori sarai tu capace di rimodulare le decisioni.

Considera anche che in realtà come  startup l’attività cambia talmente tanto rapidamente che sarà altrettanto normale che si dovranno fare, nel tempo, nuove scelte.

E ora tocca a te

Costruire un solido rapporto interno è essenziale per poter affrontare le sfide del mercato.

Individua quindi con il tuo team di lavoro per quali compiti ogni singolo elemento è più adeguato e rendili loro responsabili di quello stesso compito individuato. In questo modo avrai saputo strutturare un’organizzazione che sfrutta al meglio le capacità interne dell’azienda.

Sarà l’arma vincente per ottenere col tuo team in tempi brevi i tuoi migliori risultati.

 

 

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