Leggo e mi occupo di formazione praticamente da 25 anni. Mi ha sempre interessato credo che la formazione è la base su cui costruire il proprio futuro. Da un po’ c’è qualcosa di nuovo su questo argomento. Sempre di più infatti si parla di formazione a T. Ma che cosa significa? E che cosa c’è di diverso rispetto a come si intendeva al formazione fino a poco tempo fa?
La formazione è il modo per far sì che si realizzino i propri sogni. Qualunque siano i proprio progetti, approfondire le proprie conoscenze sui temi del proprio settore ma anche su conoscenze più generali è il modo per ottenere prima i propri risultati.
Oggi poi la conoscenza è assolutamente a portata di mano di tutti. Tra youtube, TED e Udemy e qualche altra piattaforma hai la possibilità di avere formazione e conoscenza anche con costi ridotti e molto spesso anche gratuiti. Il mezzo per trasferire le conoscenze nella tua testa è dedicare il tempo.
Per trovarlo il tempo necessario ho scritto qualcosa a questo proposito (Come puoi trovare il tempo). Tempo che sarà certamente ripagato dai risultati futuri. La formazione è da considerare il migliore investimento a lungo termine che puoi fare.
Formazione trasversale
Nei primi anni in cui leggevo di formazione si parlava di “Economia della conoscenza“. Prima dell’avvento di internet che ha reso la conoscenza, almeno quella di base, facilmente accessibile, chi aveva una formazione di alto livello poteva davvero fare la differenza rispetto al resto, e si poteva garantire un futuro professionale di successo. Sia da lavoratore dipendente che per attività imprenditoriali.
All’inizio si tendeva a cercare persone che avevano una conoscenza trasversale. In un contesto in cui la formazione non era ritenuta importante chi approfondiva qualche argomento in più aveva più opportunità. Chi studiava si esprimeva un po’ meglio e conosceva qualche argomento in più riusciva a distinguersi tra la massa di lavoratori non scolarizzati e dedicati a lavori manuali.
Formazione verticale
Con gli anni la situazione è completamente cambiata. La scienza e la tecnologia si è tanto evoluta e la conoscenza si è molto ampliata. Una persona non può abbracciare tutta la conoscenza, l’alternativa è quindi di distribuire più conoscenze specialistiche da persone diverse all’interno dell’organizzazione.
Le super-specializzazioni sono diventate la regola. Se avevi conoscenza approfondita sapevi più degli altri di quel determinato argomento e potevi ottenere risultati professionali o imprenditoriali importanti.
Ad Amazon che ha sperimentato credendoci fin dal primo momento nell’e-commerce quando ancora tutti ancora dibattevano sulla possibilità di successo della vendite on-line. Jeff Bezos e i suoi hanno approfondito la conoscenza di un mercato super-specializzato inizialmente della vendita libri on-line.
La formazione a T
Oggi sempre più convincente la formazione a T . Se una persona ha una formazione e delle competenze specifiche su un paio di argomenti ai quali affianca una serie di competenze extra che vanno a completare la sua formazione su aree “vicine”.
L’origine di questa definizione è data alla McKinsey & Company. Anche se pare che sia David Guest a parlare di t-shaped profile nel 1991 e divulgato negli anni successivi da un imprenditore americano Tim Brown.
È la composizione di due diversi elementi, uno verticale e uno orizzontale, che sovrapposti formano la lettera, appunto,”T”. L’elemento verticale rappresenta la profondità delle conoscenze, mentre quello orizzontale rappresenta l’ampiezza. Il primo serve ad essere concludenti nelle proprie competenze specifiche, mentre le competenze più generaliste rendono la persona capace di fare gioco di squadra e anche di alimentare sempre curiosità e, di conseguenza, innovazione.
Elogio ai multipotenziali
È infatti in corso una vera rivoluzione anche nella considerazione delle persone con più interessi e più competenze anche apparentemente molto lontane tra di loro. Fino ad ora questo tipo di persone con più interessi sono state, infatti, considerate inconcludenti.
L’innovazione viene spesso proprio dall’intersezione di campi diversi. C’è un bellissimo discorso di Emilie Wapnick su TEDx sulla multipotenzialità in cui viene fuori quanto siano preziose in una organizzazione e in una società le persone eclettiche.
Come scrive Raffaele Gaito nel suo #growth haker tre sono le caratteristiche di un multipotenziale. Vanno bene per un growth haker ma sono perfette per un imprenditore:
- sintesi di idee: la capacita di rendere concetti complessi semplici
- apprendimento rapido: imparano in fretta perché sono abituati ad imparare e a iniziare da zero e si adattano facilmente alla condizione di dover studiare e sperimentare.
- adattabilità: saper utilizzare le competenze specifiche di un settore ad un altro ottenendo valore.
Qualsiasi sia il tuo progetto per i prossimi anni. Sia che ti aspetti un futuro da imprenditore o da dipendente o da professionista, alimenta sempre la tua curiosità.
Detta alla Steve Jobs sarebbe “Stay hungry”; arriverà il momento di unire i puntini…
[…] esperti in campi diversi; sono cioè Multipotenziali (vedi post […]