Il modello del Business Canvas è ormai diventato uno strumento super-utilizzato per la progettazione di un business. Il motivo è che è uno strumento pratico e semplice per individuare gli elementi principali che possono determinare il successo del tuo progetto.
Senza la pretesa di fare una descrizione esaustiva, e rimandando per gli approfondimenti sia al sito specifico del modello e al libro Creare modelli di Business, ti propongo una veloce ed essenziale guida al suo utilizzo.
Già in un altro post mi sono occupato della differenza tra Canvas e Business Plan qui entro nello specifico nell’utilizzo dello strumento.
Definizione del Business model Canvas
Il Business model Canvas è un tool per disegnare il modelli di business che vuoi utilizzare per fare profitto con la tua idea d’impresa.
Ho sempre manifestato riserve nel programmare un business quando è nuovo perché molto spesso è da inventare giorno per giorno piuttosto che da prevedere. È comunque sempre opportuno definire una idea precisa del progetto per avere chiaro, prima di tutto tu, cosa stai cercando. Servirà anche a capire, a posteriori, se quell’obiettivo è ancora perseguibile o deve essere rimesso in discussione.
Un Business model Canvas descrive, in breve, in che modo pensi di fare soldi con la tua startup. È diviso in nove elementi che descrivono le quattro aree di un business che sono: i clienti, l’offerta, le infrastrutture e la solidità finanziaria.
I clienti
Segmenti di clientela: Risponde alla domanda “A chi vuoi vendere il tuo prodotto?”
Ogni tipo di clientela ha esigenze diverse. Per questo è importante riflettere in modo approfondito quali sono le esigenze a cui tu devi rispondere. Attento a chiederti nell’inidividuazione del cliente non “chi” è il cliente tipo ma anche i “perché” sceglierebbe i tuoi prodotti o servizi.
L’Offferta
Valore Offerto: Cosa vuoi vendere?
È il pacchetto completo di prodotto e servizio che pensi possa soddisfare le esigenze del cliente. L’insieme di elementi fisici e/o immateriali per cui pensiamo che il cliente scelga il nostro prodotto invece di quello di un concorrente. I valori offerti possono essere di tipo quantitativo come ad esempio il prezzo o la velocità del servizio o qualitativo come la progettazione o la customer experience.
Canali: In che modo vuoi raggiungere i tuoi clienti e come vuoi vendere?
Riguarda tutto ciò che metti a disposizione per comunicare il Valore Offerto. Dal modo in cui vuoi fare conoscere i tuoi prodotti o servizi, al modo in cui li vuoi far comprare fino a come assisterli nel post-vendita.
Le fasi dei canali sono 5: Consapevolezza, valutazione, acquisto, distribuzione e post-vendita. Vanno presidiate tutte. Ma è possibile utilizzare lo stesso strumento per più fasi. Un sito web, per esempio per certi clienti può essere utile sia per presentare il prodotto/servizio che per la vendita.
Possono essere dirette e indirette a seconda se gestisco quella particolare direttamente o attraverso un partner. Ad esempio se vendi direttamente dal tuo sito o ti servi di un grossista o negozi di partner (indiretto).
Relazioni con i clienti: Che tipo di relazione vuoi intrattenere con il tuo cliente?
“Personale” se dedichi una persona a uno o più clienti. O la scelta completamente opposta del self-service o dei servizi automatici in cui pur non essendoci una persona dedicata si possono avere feed-back sulla relazione con ogni singolo cliente. Community o co-creazione per coinvolgere il cliente nella creazione dell’offerta.
Le infrastrutture
Risorse chiave: Di cosa hai bisogno per fornire quel valore ai tuoi clienti?
Tutti quegli elementi fisici, finanziari, intellettuali o umani che sono essenziali per fornire il prodotto.
Se devi fabbricare dei prodotti avrai bisogno quindi di macchinari, finanza e competenza per la produzione. O se devi avviare un e-commerce avrai bisogno di risorse completamente diverse come un sito e competenze specifiche del settore. È importante individuarle fin da subito e preservarle perché determinati per la riuscita del business.
Attività chiave: Quali attività sono determinanti?
Oltre alle risorse chiave che hanno a che fare con elementi fisici o immateriali c’è bisogno anche di azioni. Alcune di queste sono essenziali per garantire il successo dell’attività. A quelle bisogna lavorare continuamente. Possono essere andare a fare gli acquisti per un ristorante, o pubblicare un post per un blogger o sviluppare il software per una software house.
Partnership chiave: Quali risorse devi andare a cercare all’esterno?
È l’insieme di fornitori e partner che permettono al business di funzionare. Possono essere alleanza strategiche fra non-concorrenti e/o fra concorrenti, joint-venture, o relazione acquirente-fornitore per assicurarsi fornitori affidabili.
La solidità finanziaria
Flussi dei ricavi: quale valore pensi di ottenere?
Dopo avere individuato i clienti è importante decidere e soprattutto capire quanto ogni tuo segmento di clientela è disposto a pagare per il tuo prodotto. E se il valore complessivo dei ricavi, detratti i costi, è sufficiente a generare reddito.
I flussi di ricavi possono avere due macro-modi. Transazione unica se vendi un prodotto o servizio in un’unica soluzione (vendita di prodotti singoli o servizi a consumo come servizio di alloggio dell’hotel) o ricavi ricorrenti se è una rapporto continuo come nel caso di abbonamenti, licenze o noleggi.
Struttura dei costi: Quali costi ti aspetti di dover sostenere?
È l’insieme di tutti i costi che si devono sostenere per far sì che si possano svolgere tutte le operazioni.
La spesa è sempre un argomento delicato e dibattuto. È vero che specie in una startup le risorse sono sempre limitate e quindi si tende a trovare sempre soluzioni economiche per fare le cose. Attenzione però. C’è sempre una via per fare anche all’inizio poche cose ma al meglio e con gusto e intelligenza. Le poche risorse devono sempre essere uno stimolo per trovare soluzioni creative e mai per fare le cose male.
Ma questo può essere l’argomento per un’altro post….
[…] suggerito dal Creare modelli di Business (di cui ho già parlato nel mio precedente post Come di usa il Business Model Canvas) in cui le domande sono incentrate sui “cosa” del […]
[…] tutta sia sparsa la “polvere dell’innovazione”. Nei precedenti post sul Business Model Canvas e sulla progettazione deo prodotti/servizi a partire dai clienti mi sono già occupato più del […]