Molti dei lavori di domani ancora non sappiamo come saranno. Sicuramente saranno diversi da come sono oggi. Ci sono però 7 competenze che fanno la differenza oggi e domani la faranno ancora di più.
L’accelerazione che sta capitando in questi anni lascia intuire che presto molte delle nostre abitudini cambieranno. Magari che con il resto anche le sfide nel campo medico presto saranno vinte. È inevitabile quindi che le aziende che non avranno saputo reinterpretare i bisogni dei consumatori saranno costretti a chiudere; sorpassate dalle nuove che invece avranno saputo partire col giusto atteggiamento.
Uno studio del Word Economic Forum dice che il 65% dei lavori che faranno i ragazzi che oggi frequentano le elementari non esistono ancora.
Come dobbiamo preparare noi stessi e le nuove generazioni a restare sul mercato?
Uno studio di Tony Wagner ci rivela quali sono le competenze che dobbiamo prepararci a sviluppare garantire a noi e a alle nuove generazioni la sopravvivenza lavorativa.
1. Pensiero critico e Problem solving
Quando andavo a scuola mi era riconosciuto merito se riuscivo a riportare esattamente quello che aveva detto il professore – quasi mai…per la cronaca-. Non mi dovevo preoccupare di condividere o meno ciò che dicevo. Poco è cambiato ancora oggi nelle scuole. Malgrado sia ormai un luogo comune l’esigenza di far crescere il pensiero critico nei ragazzi.
Il modo per sviluppare il pensiero critico è porsi delle domande. Abituarsi a non subire le informazioni che ricevi ma a porsi le domande per condividere o dissentire quegli stessi argomenti.
Dopo aver affinato le tue capacità critiche ti troverai gli strumenti del Problem solving. Ecco perché Pensiero critico e Problem solving vanno considerati insieme.
Più le macchine prenderanno il posto delle persone per fare i lavori ripetitivi più resterà da lavorare sulle soluzioni degli imprevisti; risolvere problemi.
Il pensiero critico e il problem solving poi sono la base dell’innovazione. Ci serve comprendere bene la situazione attuale e guardarla con senso critico per trovare nuove soluzioni!
2. Collaborazione inter-gruppo ed esercizio della leadership attraverso la persuasione.
Non so in che tipo di organizzazione stai lavorando o stai pensando di far partire. In quest’ultimo caso forse sei più avvantaggiato. Da qui ai prossimi anni ci aspettano grandi cambiamenti sul modo di lavorare. I dipendenti a tempo indeterminato prederanno sempre di più il posto di lavoratori part-time o lavoratori in remoto, dal cloud.
In questo modo la collaborazione tra colleghi non sarà più con chi vedi tutte le mattine e con cui scambi una battuta davanti la macchina del caffè ma con qualcuno che vedi raramente e con cui ti scambi invece qualche mail o al massimo vi vedete conference-call. È un modo nuovo di comunicare a cui devi prepararti.
L’organizzazione non è più con una struttura gerarchica e quindi la leadership che potrai esercitare sarà solo se riuscirai ad influenzare con le tue capacità gli altri e non certo esercitando il potere gerarchico degli anni passati.
3. Agilità e adattabilità
Se vogliamo dare una definizione al mondo in cui viviamo possiamo usare aggettivi come:
volatile, incerto, complesso e ambiguo.
Cosa devi saper fare in un contesto del genere?
Saperti ADATTARE VELOCEMENTE!
Fino a qualche anno fa si imparava un mestiere e si era al sicuro. Per il resto degli anni lavorativi l’unico cosa da fare era continuare a fare quel lavoro allo stesso modo. Entravi nelle routine e tutto era a posto.
L’ambiente in cui viviamo richiede totalmente un altro approccio. Puoi essere sicuro infatti che per mantenere lo stesso standard dovrai essere a tua agio con l’imparare continuamente. Sarà necessario che costantemente aggiorni le tue conoscenze per essere al passo con le nuove possibilità che la tecnologia garantisce e che lo fai velocemente.
Francamente a me spaventa molto meno di dover fare per decenni sempre la stessa cosa… ma questa è una questione caratteriale. Posso capire che può anche pesare. Un consiglio: imparate a farvelo piacere!
4. Iniziativa e Imprenditorialità
Dalla complessità viene fuori l’esigenza che ognuno nel suo ruolo ha un punto di vista privilegiato per poter individuare nuove sfide o minacce da affrontare e deve saperle gestire. L’iniziativa è un’esigenza organizzativa che preserva l’obsolescenza e cavalca il cambiamento.
E con l’iniziativa si porta all’innovazione. È il percorso che deve fare ogni persona che vuole avere un futuro lavorativo. Un contesto in cui non importa se sei un imprenditore o un lavoratore dipendente perché in entrambi le condizioni sarà il tuo spirito imprenditoriale che guiderà la tua sopravvivenza lavorativa (vedi anche Siamo tutti imprenditori, dipendenti compresi).
5. Capacità comunicativa scritta e orale
Da una studio viene fuori che l’89% dei lavoratori è scarso in comunicazione. Comunicare non significa saper usare correttamente parole e verbi ma essere in grado di convincere con le proprie parole. Ed è proprio lì il problema.
Per sapere se sei hai capacità comunicative devi chiederti:
Sei capace di presentare i tuoi argomenti in modo persuasivo? Sai ispirare le persone con la tua passione? Puoi essere conciso senza far perdere efficacia alla comunicazione? Promuovi i tuoi prodotti e te stesso con buoni risultati?
6. Valutare e analizzare informazioni
Viviamo nell’era dell’informazione. Riceviamo, quindi continuamente informazioni infinite da fonti differenti. Una quantità così elevata di informazioni non è possibile materialmente filtrarle. Così riceviamo tante informazioni di qualità ma anche tante scadenti.
In una situazione del genere è fondamentale acquisire la specifica competenza nel saper valutare le informazioni che ricevi e saper analizzare per poter discernere tra informazione e disinformazione.
7. Curiosità e immaginazione
La curiosità è quello che guida le nuove conoscenze e l’innovazione. Solo ri-evocando quella capacità tipica dei bimbi e che da adulti perdiamo, di meravigliarci di ciò che è attorno a noi, possiamo riuscire a migliorare ancora di più. Per questo serve una forte immaginazione, per trovare gli elementi capaci di rompere le regole e trovare nuove soluzioni.
L’immaginazione è più importante della conoscenza. Albert Einstain