Il tema della fiducia è controverso. Detti come “non ci si può fidare più di nessuno” sono ormai diventati luoghi comuni e quindi in ogni ambiente lavorativo oggi rischi di sentirti dare dell’ingenuo (o del rivoluzionario) anche se solo ne parli.
D’altro canto quel’è l’elemento aggregante in un team se non la fiducia di poter contare l’uno sull’altro? Com’è possibile creare un rapporto duraturo con i propri clienti se non sei riuscito a conquistare la loro fiducia? Su cosa si basano tutte le attività di branding se non sulla creazione di fiducia nel marchio oggetto dell’attività? Su cosa si fonda la leadership se non sulla fiducia delle persone nei confronti del loro leader?
In un capitolo del bel libro dedicato a Bill Campbell, di Eric Schmidt e altri protagonisti del management di Google intitolato “Il coach da un trilione di dollari” è riportato un aneddoto e una bella definizione di fiducia che vi riporto.
Chi era Bill Campbell
Prima di tutto però ti starai chiedendo chi era Bill Campbell.
Bill Campbell è stato molto noto in Silicon Valley ma quasi sconosciuto nel resto del mondo. Ha avuto un ruolo determinante nell’aiutare le protagoniste della rivoluzione digitale a creare delle organizzazioni capaci di sostenere le enormi crescite che hanno dovuto affrontare negli anni della loro boom. Bill Campbell, mancato nel 2016, era un giocatore e poi coach di football che decise, al termine della sua carriera sportiva, di continuare la sua professione facendo consulenze alle start up della Silicon Valley. Lì, una vota trasferitosi, diventò in pochi anni, la persona di riferimento di tantissimi dei personaggi arci-noti della California startuppara. Solo per nominarne qualcuno Steve Jobs, Larry Page, Eric Schmidt e altre decine di leader non solo nelle costa californiana ma anche della costa orientale degli Stati Uniti.
L’aneddoto
Durante una riunione il CEO Bill Campbell e il consiglio di amministrazione di Intuit si trovano in disaccordo. Era un momento difficile per l’azienda. I risultati del primo periodo erano stati deludenti rispetto alle attese e si doveva decidere come gestire quell’impasse. Il CDA sosteneva che bisognava rinunciare a quegli obiettivi di breve e aumentare gli investimenti in modo che si sarebbero comunque potuto perseguire gli obiettivi prefissati nel lungo periodo. Campbell non era d’accordo. Il team doveva continuare a lavorare con ancora più determinazione e ottenere quegli obiettivi.
Dopo diverse ore di conversazioni, John Doerr un rappresentante del CDA interruppe la conversazione e disse: <<Sapete, il CDA potrebbe avere ragione, ma la risposta giusta più appropriata non è il supporto al proprio CEO?>>. Questo è il tipo di fiducia che si deve creare in un team. La fiducia è probabilmente il valore più importante in un rapporto, sia esso di amicizia, sentimentale, familiare o professionale.
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Fiducia significato
Ho googlato “fiducia significato” ed è venuto fuori una lunghissima frase, che non riporto neanche, e una molto più sintetica che dice “avere credito”. Che va bene se cercassimo semplicemente un sinonimo ma non per capire davvero cosa significa “avere fiducia”.
Recupero allora nuovamente il capitolo del libro in argomento sul super coach californiano per trovare una definizione più adeguata al nostro scopo che vi riporto: per Bill Campbell avere fiducia significa “sentirsi al sicuro pur nella propria vulnerabilità“. Avere fiducia con le persone con cui si lavora è fondamentale per ottenere risultati. Creare un rapporto basato sulla fiducia infatti non significa essere sempre d’accordo su tutto, al contrario fa sì che dissentire sia più facile. Nei team infatti in cui si riesce a trovare un rapporto fiduciario tra i membri, quando si nascono dei contrasti, com’è inevitabile che succeda, dai confronti seppure forti non verrà fuori astio tra i membri ma si lavora comunque insieme per la migliore soluzione per l’azienda.
Come creare il clima di fiducia
Per creare un clima di fiducia tra le persone bisogna che nel team si costruisca oltre al rapporto lavorativo anche un rapporto interpersonale. Per farlo serve che ci si conosca al meglio tra i membri del gruppo. Conoscersi significa mostrare ogni aspetto della propria persona, sia i propri punti di forza che quelli di debolezza. Sapere che mostrare le proprie debolezze all’interno del gruppo crea un clima in cui si può anche prendere qualche rischio senza compromettere il rapporto lavorativo o personale con gli altri membri del gruppo.
Sentirsi al sicuro
È anche, dunque, un tema di sicurezza. Il clima di fiducia in un gruppo è anche un posto dove le persone si sentono al sicuro. La sicurezza crea un posto in cui le persone vogliono restare e faranno di tutto per far sì che l’azienda, o in generale il gruppo, abbia successo.
In uno studio della Cornell University del 1999 spiega che stabilire un clima di fiducia è importante per creare ciò che è definita “sicurezza psicologica”. La convinzione comune da parte dei membri che nel team si possono correre rischi interpersonali (…) é un’atmosfera di gruppo (…) in cui le persone sentono di poter essere se stesse.
I comportamenti
Per Bill Campbell fiducia significa avere delle precise regole di comportamento:
Mantenere la parola
Nel mondo del business è più frequente oggi sentir dire << bisogna scrivere tutto perché non ci si può fidare di nessuno>>. Trovo che sia giusto scrivere gli accordi ma non è un tema di fiducia.
Se vuoi creare un rapporto di fiducia con un’altra persona e con le persone in generale devi fare in modo che quello che dici e che ti impegni a fare siano mantenuti a tutti i costi. O ancora meglio a sorprendere le persone e fare di più di quello che si aspettano. Il che richiede non solo l’impegno a concretizzare gli impegni ma anche a evitare di promettere ciò che non puoi mantenere. Meglio deludere nell’immediato con un no veloce qualcuno per qualcosa che non puoi fare piuttosto creare delle aspettative e deludere comunque in un momento successivo.
Contratti e accordi vanno comunque scritti perché alcune volte possono accadere eventi improvvisi per i quali i tuoi interlocutori cambiano improvvisamente e potresti trovati a dover ri-discutere nuovamente accordi già presi o gestire situazioni spiacevoli malgrado ci fosse piena fiducia e collaborazione con i precedenti interlocutori.
Fiducia significa lealtà
Essere leali significa essere sinceri e comunicare con franchezza il proprio punto di vista, anche quando non è semplice farlo. Significa anche sostenere le persone quando si trova in momenti di debolezza nei confronti del resto del gruppo. È nei momenti di difficoltà che si manifesta la lealtà. Quando il CDA della Apple voleva decideva di espellere Steve Jobs, Bill Campbell si batté perché non lo facessero.
Allo stesso modo va agita la fiducia nei confronti del nostri partners in famiglia o al lavoro. La lealtà fa si che si mantenga alta alta la fiducia con gli altri siano essi familiari, amici e naturalmente colleghi di lavoro.
Integrità
Cioè onestà e rettitudine nell’esprimere il proprio punto di vista. Agire mettendo sempre come priorità rispetto ai propri interessi personali il rapporto con gli l’altro. L’integrità può sembrare che abbia un prezzo alto ma è sempre ripagato nel lungo periodo. Oltre a ripagare nell’immediato interiormente. Niente è più soddisfacente di poter agire secondo coscienza.
Discrezione
Fiducia significa discrezione. Sapere mantenere i segreti e le confidenze ricevute da chi ti ha ritenuto fidato al punto da confidarsi è una condizione necessaria perché sia mantenuto il rapporto fiducia. Questo non va in nessun modo violato.
Il primo vince
Instaurare un rapporto di fiducia è complicato. È la conseguenza, secondo me, di come siamo cresciuti. Ci siamo sentiti dire fin da piccoli di non fidarci della persone, così quando incontriamo una persona si comincia a dosare quel minimo possibile di fiducia per approfondire la conoscenza ma restando super prudenti per non correre troppi rischi. Nella convinzione che prima di conquistare la piena fiducia una persona debba essere messa alla prova. Negli anni però mi sono accorto però che questo sistema è poco efficiente. Non si può dare fiducia a poco a poco. È una strategia lenta e che non sempre ti permette di costruire un rapporto di fiducia reciproca.
Qualsiasi sia l’ambiente, il modo per creare un bel clima è essere generosi con la fiducia e darne in abbondanza fin dall’inizio. Da lì in poi serve un’attività di monitoraggio. Chi ha ricevuto la tua fiducia cosa ne farà? Due possibilità si apriranno a questo punto. Se avrà mostrato di saperla meritare la fiducia sarai riuscito a costruire un altro bel rapporto di fiducia con una nuova persona. Se al contrario avrà male utilizzato quella tua generosità avrai ancora tempo per fare un passo indietro e ritirare la tua fiducia in quella persona e mantenere un rapporto più formale.